martedì 15 novembre 2011

Aggiornamenti solari

Giornate molto interessanti per la nostra stella e tutti gli osservatori che la possono ammirare, soprattutto con speciali telescopi centrati sula riga H-alpha dell'idrogeno ionizzato che permette di osservare protuberanze e filamenti.

Il grande filamento del 14 Novembre
Per chi non lo sa, protuberanze e filamenti sono fisicamente la stessa cosa: delle lingue di gas incandescente espulse dalla superficie del Sole che possono raggiungere estensioni di milioni di chilometri.
Quando la lingua di fuoco viene vista vicino al bordo appare brillante e viene chiamata protuberanza, mentre quando si staglia sul disco del Sole appare più scura per contrasto con la brillante cromosfera e viene soprannominata filamento.

Il Solar Dynamics Observatory della NASA ha ripreso quello che sicuramente è il filamento più grande degli ultimi anni: una lingua di gas che abbraccia quasi tutto il disco solare, con un'estensione di circa 1 milione di chilometri!
Il filamento visibile il 14 Novembre era alla portata dei piccoli telescopi solari H-alpha: qualcuno l'ha osservato o ripreso? Mi piacerebbe vedere immagini amatoriali.

Di riprese amatoriali invece ve ne sono in abbondanza della gigantesca protuberanza ad arco comparsa l'11 Novembre; sebbene di dimensioni inferiori rispetto al filamento del 14, stiamo parlando di un'estensione decine di volte superiore alla Terra. Date un'occhiata a questa immagine amatoriale per rendervene conto!

Altra notizia solare coinvolge direttamente il pianeta Venere.
Un'ingente quantità di massa coronale è stata espulsa dal Sole proprio nella sua direzione. Il grande flusso di particelle cariche dovrebbe raggiungere l'atmosfera del pianeta in queste ore (mattina del 15 Novembre).
Se Venere avesse avuto un campo magnetico simile a quello terrestre, si sarebbero prodotte eccezionali aurope polari visibili fino alle medie latitudini, ma non è questo il caso.
Venere infatti non ha un campo magnetico apprezzabile, quindi le particelle provenienti dall'esplosione solare impatteranno direttamente l'atmosfera. Gli scienziati credono che l'alta densità del flusso di particelle sia in grado di erodere parte dell'atmosfera del pianeta, proprio come un forte vento è in grado di far volare via la sabbia del deserto.
Stiamo parlando di quantità infinitesime rispetto all'enorme quantità di gas contenuto nell'atmosfera di Venere. E visto che la composizione è per oltre il 96% anidride carbonica e acido solforico, una ripulita non gli farebbe di certo male, tanto cosa può esserci di peggio per gli sventurati venusiani di una temperatura di 500°C (di notte e di giorno) e nubi perenni composte di acido solforico? Forse una leggera nevicata di dolce ed incandescente piombo fuso? C'è anche questo!

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