venerdì 19 ottobre 2012

Libro di astronomia: Sulle spalle di un raggio di luce

Nel mio precedente sfogo sulla situazione italiana, del quale non mi pento e le cui decisioni maturate sono inamovibili, ho anche inserito il link all'ultimo libro scritto e forse neanche del tutto finito.
Quando si passano mesi sopra un lavoro, immersi fino al collo, arriva un punto fisiologico nel quale si perde la capacità critica e si alternano sensazioni irrazionali spesso contrastanti. A volte il volume sembra un capolavoro (molto rare!), spesso subentra una sensazione di insoddisfazione cronica che più di una volta fa pensare ad abbandonare il progetto e fare altro.
Il mio nuovo libro di astronomia
Per recuperare una minima capacità di analisi oggettiva, è necessario distaccarsi dalla propria creatura fino a quasi considerarla un ente estraneo concepito da qualcun'altro. Solo in questo modo, rileggendo pagine casuali, si riesce a capire dalle sensazioni suscitate proprio dalle prime parole, se il progetto ci ha veramente soddisfatto o meno.

Qualche giorno addietro ho avuto l'occasione di sfogliare una delle copie ricevute di questo nuovo lavoro e l'impressione che ne ho avuto è stata positiva.
Ho deciso quindi di dargli il giusto spazio con un post dedicato e un posto nella mia libreria personale.

Sulle spalle di un raggio di luce è un intreccio, spero ben riuscito, tra un romanzo e un libro di astronomia. 
A far da sfondo all'immancabile volta celeste c'è la storia di un padre e un figlio che insieme si perdono tra i miliardi di raggi di luce che ospita l'Universo, cavalcandone con la mente uno speciale che ha la forza di viaggiare molto più veloce degli altri.
In questo viaggio immaginario tra l'Universo sopra le nostre teste, si finisce per esplorare immancabilmente anche quell'universo personale spesso altrettanto sconosciuto.
Le stelle, quei puntini luminosi, rappresentano anche una grande scuola di vita dalla quale dobbiamo solamente imparare. Gli insegnamenti che hanno da offrirci questi inconsapevoli fari cosmici sono molto più grandi di quanto si possa pensare e costituiscono, forse, quel punto fermo che ognuno di noi cerca insistentemente, a volte ossessivamente, per tutta la vita, senza trovarlo il più delle volte.

Come spesso mi capita con l'astronomia, sono partito per la tangente e ho parlato (meglio, scritto!) a braccio, ma mi sono preparato anche una sinossi che, anche se potrebbe risultare ripetitiva a questo punto, mi piacerebbe far conoscere:



Un uomo comune, con la passione per l’Universo, porta il proprio figlio in quella casa di campagna laddove tutto ebbe inizio. Notti d’estate trascorse tra la spensieratezza di un bambino, i saggi racconti degli amici di famiglia che si radunavano a prendere un po’ di frescura in un piccolo cortile sotto il balcone di casa, e quell’acceso tappeto di puntini brillanti come nessuno, probabilmente, potrà mai più ammirare da questo paese.
In quel minuscolo angolo di un altrettanto insignificante pianeta, disperso nello spazio e nel tempo del cosmo, quel bambino speciale potrà dare sfogo a tutta la propria curiosità. Il padre, rispondendo sempre più orgoglioso alle decine di domande di quel fiume in piena, avrà la conversazione più matura, profonda e sincera della propria vita.
L’Universo non è soltanto un luogo popolato da stelle, pianeti, galassie o oggetti particolari come buchi neri e quasar, ma è anche la più grande scuola di vita che ognuno di noi potrà mai frequentare.
Ed è assolutamente incredibile come tutto questo si basi semplicemente su un raggio di luce, che venga visto dai nostri occhi o attraverso potenti telescopi. Infiniti raggi di luce che percorrono l’Universo anche per miliardi di anni…è tutto quello che abbiamo, ma è incredibilmente più di quanto molte persone si aspetterebbero dalle proprie vite.
Catturare quei raggi di luce per incontrare il proprio animo e vivere al meglio quella brevissima ma eterna esistenza, grazie all’insegnamento di quei perfetti meccanismi che noi stiamo lentamente cominciando a comprendere, sarà il tema ricorrente durante tutto il libro, il pilastro inamovibile sul quale poter plasmare a piacimento la propria personale, unica e straordinaria esistenza.

Il libro si sviluppa attorno alla curiosità di quel bambino, ancora puro e non corrotto dalla società. Cento domande semplici, le cui risposte, date con un linguaggio estremamente semplice e comprensibile, possono diventare molto profonde per l’Universo e l’animo umano. Un viaggio libero da vincoli attraverso il Sistema Solare, stelle, galassie, fino ai confini dell’Universo e della mente umana, senza tralasciare la straordinaria epopea dell’esplorazione dello spazio. 


Se siete interessati, sono disponibili due versioni:



1 commento:

  1. Ciao Daniele.
    L'assaggio mi è piaciuto, e lo stile del mix astro-umanistico mi intriga.
    Ti farò sapere quando avrò finito di leggere il resto ;-)

    Colgo l'occasione per ringraziarti di un appassionamento astronomico che mi è stato stimolato dai tuoi bellissimi lavori su Venere, e grazie al quale ho scoperto che l'atmosfera è ben visile e godibile anche col mio modesto SC 8''

    Massimo

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