martedì 1 ottobre 2013

Mi prendo una pausa. Ci sentiamo tra qualche mese

Non so come iniziare questo post perché sicuramente i molti detrattori lo vedranno come l'ennesimo gesto di vittimismo, ma state tranquilli, vi state liberando di me, piccoli uomini.
Sarò breve: mi sono stancato.
Ho iniziato la mia avventura nell'astronomia pieno di entusiasmo, prima come astrofotografo, poi come divulgatore. Pensavo che comunicare l'amore per la materia e condividere quel poco che sapevo sarebbe stato bellissimo, così ho scritto anche diversi libri.

Non pensavo fosse facile, ma in quanto hobby praticato da una ristretta cerchia di persone ritenni, a torto, che non sarebbe stata una maledetta giungla dalla quale guardarsi le spalle anche mentre si cerca di dormire.
Ne ho passate tante: escluso a torto dal forum più importante in Italia, escluso da un portale di astronomia famoso con cui avevo un accordo pubblicitario ma che è stato ignorato perché diretto concorrente di uno dei capi. Alcuni utenti mi hanno insultato pubblicamente, altri hanno denigrato ingiustamente i miei libri, altri ancora in privato mi hanno chiesto più volte che avrei dovuto distribuirli gratuitamente. Utenti che in pubblico mi hanno lodato e poi dietro le spalle ne hanno dette di tutti i colori. Mi sono reputato sempre una persona seria, con dei principi e dei sentimenti, e venir calunniato da un branco di invidiosi non mi sta bene, mi causa dolore fisico. Stare qui su internet è ormai una cosa intollerabile, non sono un pirla a cui piace essere insultato da dietro lo schermo di un computer, protetti dall'anonimato. Che leoni siete, vero?


A chi mi ha seguito e sostenuto chiedo scusa, ma io non ce la faccio più. Sono rimaste in sospeso diverse cose, come i numeri di astronomia per tutti, ma non ce la faccio, tanto alla fine eravate rimasti in 20 a comprare la rivista. Evidentemente l'opera di ostruzionismo e denigrazione, molto più ampia di quanto possiate immaginare, ha avuto successo. Ho perso; qui su internet ho perso. Ho sbagliato. L'astronomia, la condivisione di una passione, si deve fare in altro modo, a contatto con i veri appassionati e non con certi repressi che cercano di prevaricare e distruggere un sogno che avrebbero voluto vivere al posto mio. Sbranatevi tra di voi, piccoli uomini, io ho altro da fare: vivere.

La mia vicenda è l'esempio più eclatante di come la cattiveria di un essere umano riesca a rovinare una passione assoluta, fino a causare male fisico. La mia vita è più importante di voi che passate il tempo a invidiare il prossimo cercando di distruggere i sogni che non avete potuto realizzare, quindi decido di viverla e per questo vi saluto.
Avete eliminato un pericolo per il vostro status quo, per il vostro ego così smisurato per voi quanto misero nella realtà, ma non so quanto da tutto questo la comunità, quella vera, ne esca vincitrice e migliorata.
Si litiga, si litiga sempre. Gente che insulta liberamente senza motivo, ingiustizie di ogni genere (ne avrei da raccontare per un libro intero), la lealtà non vale, l'etica non esiste, si pensa solo ai propri istinti e interessi; dietro uno schermo di un computer si spargono quintali di letame su chi lavora per due spiccioli (quando va bene). Se avete dei problemi ditemelo in faccia, sapete dove trovarmi.
Questo atteggiamento non lo capirò mai.

Ma perché? Perché questa società si è ridotta così? Fatevi un esame di coscienza tutti voi che vi siete divertiti a mettermi i bastoni tra le ruote in questi anni e a parlarmi dietro le spalle mentre di fronte mi facevate pure i complimenti. Un'ipocrisia galoppante che mi nausea, nonostante rappresenti il 10%, forse anche meno, di tutti coloro che invece mi seguono e anche se non condividono rispettano la persona. Rispetto; se ognuno di noi l'avesse avuto per il prossimo, l'Italia non si sarebbe trovata in questa situazione. Rispetto, che parola sconosciuta.

Uno dei miei siti è appena scaduto e non lo rinnoverò. Gli altri resteranno abbandonati a loro stessi. Continuerò a fare astronomia fuori da internet, per me e solo per me, per la strada, per le piazze, per l'UAI, a contatto con chi la vuole fare e con chi vuole condividere davvero. Perché, è evidente, una gran parte della comunità degli astrofili (non col la A maiuscola) non è pronta alla condivisione e mai lo sarà, è repressa e vive di un'invidia logorante.
Quando starò meglio, forse, ricomincerò a frequentare i lidi virtuali, ma non so se e non so quando, perché sono così schifato che al solo pensarci mi vengono i conati di vomito.
Si può star male per inseguire il proprio sogno? No!
Chiudo con una citazione emblematica che testimonia il cancro di questo paese: noi italiani.

"È un Paese così diviso, l'Italia. Così fazioso, così avvelenato dalle sue meschinerie tribali! Si odiano anche all'interno dei partiti, in Italia. Non riescono a stare insieme nemmeno quando hanno lo stesso emblema, lo stesso distintivo. Gelosi, biliosi, vanitosi, piccini, non pensano che ai propri interessi personali." Oriana Fallaci

A tutti coloro che mi hanno sostenuto, un grazie sincero. Siete stati in tanti ed è per questo che non smetterò di fare quello che mi piace. Decido solo di cambiare strategia, abbandonando la pubblica gogna di internet e prendendomi una pausa dalla scrittura.
Scrivetemi via mail, venitemi a trovare, organizziamo delle serate in compagnia; vi aspetto sotto il cielo stellato, dove magari ritroverò un po' di felicità.

Cieli sereni a tutti!