giovedì 17 settembre 2015

Signori, benvenuti su Plutone!

Proprio pochi giorni fa la NASA rilasciò alcune tra le migliaia di fotografie scattate da New Horizons nel suo avvicinamento a Plutone e già quelle ci sembrarono spettacolari quanto a bellezza estetica, nonché per il grande contenuto scientifico.
Ora, con una nuova serie di immagini appena rilasciate, tutti i mirabolanti aggettivi usati per descrivere la straordinaria bellezza di quel luogo remoto devono essere moltiplicati per 10, 100 o forse 1000.

Nessuno, neanche i tecnici della NASA che hanno lavorato alla missione da molto prima della partenza, si sarebbe aspettato un tale paesaggio di fronte ai loro occhi.
Le nuove immagini, scattate proprio in concomitanza con la minima distanza di New Horizons da Plutone, mostrano dei suggestivi ingrandimenti di una delle tante aree interessanti di Plutone. Il panorama mostrato non è solo una miniera di informazioni per astronomi e geologi, ma a mio modesto avviso rappresenta anche una delle immagini più belle dell'intera esplorazione spaziale.

Pensiamoci un attimo: un'astronave sorvola un corpo celeste che orbita a oltre 4,5 miliardi di chilometri dalla Terra, in una regione di spazio dove la temperatura massima è di -230°C e il Sole di mezzogiorno fa la stessa luce che c'è qui latitudini un'ora dopo il suo tramonto.
In questa zona oscura, ai confini del Sistema Solare, dopo quasi 10 anni di viaggio, un manufatto umano alimentato con qualche chilogrammo di plutonio si è spinto dino a 15 mila chilometri da Plutone, superandolo poi a una velocità di decine di migliaia di chilometri l'ora. Come se tutto questo non bastasse a far venire i brividi, ecco cosa ha visto questa impavida ambasciatrice della nostra specie:

Benvenuti su Plutone

Può sembrare un comune paesaggio artico ma non lo è. Quelle enormi montagne sono probabilmente immensi blocchi di ghiaccio d'acqua che si sono innalzati dalle soffici pianure composte da altri gas ghiacciati, probabilmente azoto. La timida luce solare getta delle drammatiche ombre e illumina debolmente il cielo grazie alla diffusione dovuta alla tenue atmosfera di Plutone.

Guardiamo questa foto e le altre e soffermiamoci un attimo, isolandoci da tutti quei noiosi problemi della nostra esistenza, e gioiamo del grande dono che abbiamo. Tra mille difficoltà, ingiustizie, problemi e mancanze che affliggono il nostro mondo, lassù, ad appena 100 chilometri sopra le nostre teste, si apre l'Universo vero, il luogo nel quale abitiamo e che con tante difficoltà abbiamo iniziato a esplorare. Guardiamo questa foto e gioiamo orgogliosi, almeno una volta ogni tanto, del grande cammino che abbiamo fatto come specie nella nostra travagliata, ma straordinaria, storia.

Ammiriamo esterrefatti le montagne di ghiaccio di Plutone e le imprese incredibili che sono servite per arrivare sin lì, per trovare la forza dentro di noi di dare il giusto senso alla nostra esistenza, ai piccoli problemi della vita e ad affrontare più determinati che mai questa straordinaria possibilità che capita molto, molto raramente: essere coscienti dell'intero Universo, poterlo guardare e comprendere. Sulla Terra, tra miliardi di miliardi di esseri viventi, sono 7 miliardi hanno questo dono. Che sia questo, alla fine, l'unico scopo della nostra vita? Se l'Universo non avesse voluto essere contemplato e capito, non avrebbe avuto bisogno di creare noi, e nulla sarebbe cambiato nel suo perfetto funzionamento. Siamo superflui per far funzionare il Cosmo, ma siamo di inestimabile valore quando si tratta di comprenderlo.

2 commenti:

  1. Un articolo di rara intensità, profondità e bellezza. Sei più di un talento dell' astrofisica, comprendi e sveli il mistero dell'Infinito. Complimenti, Daniele.

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  2. Incantato dalla bellezza delle immagini di Plutone e dalle tue parole. Complimenti!

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