giovedì 21 dicembre 2017

La magnifica eleganza della corona solare




Cosa sono questi petali di un’ipnotica delicatezza? Cosa ritrae questa immagine? È la fotografia elaborata di un fiore? Il gioco di luci prodotto da un cristallo di ghiaccio? Molto di più: è la prova che l’Universo vive, che i corpi celesti si muovono, che il tempo scorre, che le cose cambiano, sempre, comunque e ovunque. Stiamo osservando la fase totale di un’eclisse di Sole, quel rarissimo momento che molti appassionati rincorrono in lungo e in largo sul pianeta, breve come un sussulto del cuore, immortale come il calore del Sole.

Lo sguardo di chi ne ha potuta ammirare una non sarà più lo stesso. 
Quando d’improvviso il giorno si trasforma in notte e la nostra consapevolezza cambia in un istante. Il Sole scompare, le stelle riappaiono, il mondo si ferma, la temperatura crolla, il vento inizia a spirare. L’inizio dell’apocalisse, pensavano molte popolazioni antiche. No; al massimo è l’inizio di una dipendenza, di un rapporto viscerale con l’Universo e con questo fenomeno che potrebbe farci fare scelte azzardate e mosse irrazionali per poterlo assaporare di nuovo, non si sa dove e se. È l’inizio di una storia d’amore non convenzionale che guarda alle stelle e trova nell’Universo il compagno perfetto che non ci tradirà mai.


Quei petali delicati come una margherita sono la parte più densa dell’atmosfera, gigantesca, della nostra stella, che si estende nello spazio per milioni di chilometri e con una temperatura di milioni di gradi. Troppo tenue per essere vista in condizioni normali, serve il disco nero della Luna per mascherare la luce solare e rendercela visibile. Il nostro satellite naturale è oltre 400 volte più piccolo del Sole, ma altrettanto più vicino e per questo nel cielo ci appare quasi delle stesse dimensioni, così perfette che al massimo può coprirlo per una manciata di minuti, quando ci riesce. Sembra una coincidenza cosmica incredibile, ma è solo un momento inevitabile di una storia molto lunga. 

Miliardi di anni fa la Luna sembrava più grande perché era molto più vicina alla Terra; tra miliardi di anni sarà troppo piccola per coprire il Sole. La Luna si sta allontanando a un ritmo di quasi 4 centimetri l’anno; pochissimo su scala cosmica ma abbastanza per i tempi dell’Universo. Tra 563 milioni di anni sulla Terra, chiunque ci sarà, se mai ci sarà ancora una specie intelligente, si celebrerà un giorno che non accadrà mai più, la fine di un’era durata per 5 miliardi di anni: l’ultima eclisse totale di Sole, l’ultima volta che i terrestri potranno vedere la Luna coprire per intero il disco solare; l’ultima volta prima che quel fortuito allineamento durato miliardi di anni lasci il passo alla successiva scena del film del nostro pianeta.

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